✨Conclusioni

Il Civic Hacking è un fenomeno poco discusso e conosciuto: ciò ne fa un argomento difficile da definire e con pochi riferimenti accademici. In questa tesi si è cercato di presentare in modo approfondito l’argomento facendo leva sulla teoria del Capitale Sociale e studiando un caso italiano: in questo modo è stato possibile capire chi siano i soggetti coinvolti, cosa li motivi a occuparsi di Civic Hacking e quali siano le prerogative alla base del loro impegno. Trasparenza delle pubbliche amministrazioni, digitalizzazione, accesso ai dati pubblici, advocacy sono solo alcune delle tematiche riconducibili al fenomeno. La teoria del Capitale Sociale ha permesso di conciliare la necessità di definire il Civic Hacking ad un’analisi socioeconomica contestualizzata nelle peculiari condizioni della community di Open Data Sicilia: una realtà legata al territorio a cui fa riferimento, ma che ha modo di realizzarsi online tramite membri appassionati di data analytics e animati da un forte spirito di advocacy.

Tramite la ricerca eseguita nel contesto di questa tesi, realizzata utilizzando strumenti di ricerca quali il questionario somministrato ai membri di Open Data Sicilia, le interviste in profondità fatte ad alcuni rispondenti e l’osservazione della community effettuata costantemente nei mesi, è stato possibile delineare la realtà di una community italiana di Civic Hacking i cui punti di forza sono il forte senso di appartenenza al territorio e l’impegno dei propri membri più investiti. Si tratta di una realtà dove le donne sono una netta minoranza rispetto agli uomini, dominata da membri adulti ma partecipata anche da persone di tutte le età. Qui, l’istruzione accademica caratterizza la maggioranza dei membri, con spiccato interesse verso le cosiddette materie STEM, utili a impostare una mentalità improntata alla comprensione dei dati e al loro utilizzo. Le relazioni interpersonali sono il collante fondamentale a realizzare collaborazioni di qualità tra i membri, e permettono di tenere vivo l’interesse per la community ed il suo operato. Il tutto trova contesto in un clima di bassa fiducia e tensione verso le istituzioni pubbliche; tuttavia, tale mancanza costituisce proprio la ragione della partecipazione ad Open Data Sicilia, i cui membri sono fortemente convinti che tramite i dati sia possibile cambiare la qualità delle suddette istituzioni e dei loro servizi.

Ciò che è emerso permette di costatare il Civic Hacking come un fenomeno prezioso per il benessere della società nell’esigere il realizzarsi di una maggiore trasparenza delle istituzioni pubbliche, e nel proporre progetti basati sui dati di dominio pubbliche forniti dalle stesse, andando ad alimentare la consapevolezza delle potenzialità di questi dati e quindi sensibilizzando i cittadini sul tema degli Open Data e dell’importanza della loro rivendicazione. Quando realizzato tramite l’operato di una community, il Civic Hacking è un’importante fonte di Capitale Sociale anche per il singolo membro, permettendo l’instaurarsi di legami, lo scambio di informazioni e conoscenza e lo sviluppo delle competenze grazie alla collaborazione e al contribuito di altri membri.

Tenendo conto di quanto detto, è difficile dire se il Civic Hacking avrà modo di svilupparsi nei prossimi anni o se rimarrà un fenomeno di nicchia. Nel realizzarsi tramite tanti piccoli progetti indipendenti, è difficile monitorarne gli sviluppi; inoltre, anche quando i progetti diventano popolari, raramente vengono ricollegati al Civic Hacking. Sono più le community a rivendicare il loro ruolo all’interno del fenomeno: di fatto Open Data Sicilia e Spaghetti Open Data nei loro siti web si presentano proprio come iniziative di “attivismo civico e hacktivismo”, tenendo vivo il concetto di Civic Hacking inteso come contribuito da parte del cittadino al benessere della società tramite soluzioni prettamente informatiche e digitali, basate sull’utilizzo dei dati pubblici. Tuttavia, si può facilmente immaginare che se le Pubbliche Amministrazioni non realizzeranno, nei prossimi anni, un effettivo contributo a rendere i dati più accessibili e comprensibili, il fenomeno rimarrà d’interesse dei soggetti più competenti in materia di analisi dei dati.

Per quanto riguarda le prospettive future in ambito di ricerca, il fenomeno è multi-tematico e per certi versi ancora inesplorato. Alcuni aspetti interessanti da approfondire potrebbero riguardare un censimento e monitoraggio delle iniziative di Civic Hacking, così come uno studio più approfondito della legislazione in tema di pubblicazione ed utilizzo degli Open Data. Sarebbe anche interessante studiare la capacità dell’advocacy in tema di Open Data di influire sulle politiche degli enti istituzionali e pubblici, per capire da dove arrivi il contributo più importante per la realizzazione delle prerogative di trasparenza, apertura dei dati e partecipazione pubblica.

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