2.5 Il Civic Hacking come strumento di advocacy

Vi è un’importante attività di advocacy associata al Civic Hacking: nella sua forma meno “informatica”, uno degli obiettivi più importanti è proprio quello di poter tutelare, difendere e sostenere una determinata convinzione o ideologia, spesso volta a sensibilizzare sulle questioni di valorizzazione e gestione dei dati; un Civic Hacker fa advocacy nell’esigere una amministrazione pubblica più aperta, trasparente e partecipata.

Il concetto di advocacy, spesso applicato a contesti politici, sta ad indicare uno “sforzo sistematico da parte di attori specifici che puntano a raggiungere certi obiettivi politici” (J. A. Obar, P. Zube e C. Lampe, 2012). L’advocacy ha trovato in Internet e nelle sue forme di comunicazione un veicolo importante per poter condividere idee, difenderle, organizzarsi con persone che la pensano allo stesso modo.

In uno studio del 2011 [✳︎] condotto su 53 gruppi statunitensi che si occupavano di advocacy tramite l’utilizzo di social media, sono emersi numerosi spunti interessanti sul rapporto tra advocacy e Internet. Si è definita la capacità dei social media di rafforzare gli sforzi nel creare consapevolezza, visibilità ed esposizione alle cause in cui si crede; la popolarità e il vasto utilizzo di social media sembrerebbe dare maggior potere alle community e al loro operato, connettendo persone diverse che possono essere più o meno informate sul tema: in quest’ultimo caso, permette loro di venirne a conoscenza, informarsi autonomamente ed eventualmente le porta a partecipare. Il tutto è reso più efficace da un nuovo modo di partecipazione, che appare più invitante grazie alle sue modalità: poter fare advocacy da casa, senza una necessaria partecipazione fisica, rende in qualche modo più facile il coinvolgimento di persone. Fondamentale è anche l’immediatezza con cui la comunicazione viene attuata, aumentando la capacità di agire in caso di avvenimenti urgenti o particolarmente importanti, permettendo una risposta quasi immediata a tutte le tematiche emerse. Un altro aspetto emerso dalla ricerca è quello legato al fatto che i social media sono strumenti efficaci anche grazie a una questione di costi zero: il loro utilizzo, spesso gratuito, fa sì che questi siano un veicolo di informazioni efficace, effettivo, efficiente.

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Advocacy 2.0: An Analysis Of How Advocacy Groups In The United States Perceive And Use Social Media As Tools For Facilitating Civic Engagement And Collective Action, by J. A. Obar, P. Zube, C. Lampe

Questi benefici e punti di forza dell’incontro tra necessità di fare advocacy da un lato, e di Internet come strumento dalle grandissime opportunità dall’altro, sono riscontrabili anche nel Civic Hacking, che tramite il web riesce a realizzarsi sia da un punto di vista operativo, sia comunicativo, ovvero tramite le azioni di advocacy che possono realizzarsi tramite un’intensa attività sui social, incontri e conferenze in tema, senza dimenticare di dare spazio (virtuale) al confronto.

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