2.1 Prime osservazioni

L’osservazione del fenomeno del Civic Hacking sul web ha avuto inizio attorno a maggio 2021. Tramite l’utilizzo del motore di ricerca Google e di alcuni dei più famosi social network e social media (Facebook, Twitter, Telegram in particolare) è stato possibile interfacciarsi con gli autori di un blog italiano di Civic Hacking chiamato #CivicHackingIT, attivo dal 2017 al 2020, ed iniziare a comprendere quale fosse il panorama italiano in tema. Ciò che è emerso riguarda l’esistenza di svariate community e progetti indipendenti che, nel loro piccolo, hanno avuto modo di proporre ai cittadini italiani il loro impegno a garantire una maggiore comprensione degli elementi e dei dati disposti in rete dalle Pubbliche Amministrazioni italiane, utilizzandoli per poter proporre progetti più o meno articolati. Per svolgere un lavoro puntuale e approfondito, è stato necessario interfacciarsi con queste community per poterne comprendere lo stato di effettiva attività e partecipazione online. Consultando i vari social in cui le stesse si interfacciavano è stato possibile decretare, tramite etnografia digitale, quali fossero le realtà più attive e vissute. Alcuni parametri presi in considerazione hanno riguardato: lo stato di attività del gruppo, il numero di post e interazioni recenti, il numero di iscritti e partecipanti. Prima di passare ad una breve presentazione di alcune realtà chiave del panorama italiano, è necessario introdurre brevemente i social, le piattaforme e gli strumenti che sono risultati tra i più utilizzati, e spiegarne il loro utilizzo.

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